Misure per mitigare il carovita
Il governo si è prima preso cura dei bisogni dei singoli nuclei familiari e delle piccole imprese. A ciò sono seguite misure mirate per le medie e grandi imprese. Il filo conduttore di tutte le misure adottate è la creazione di un ambiente prevedibile e sicuro per il consumatore, l’economia e lo Stato. Si sta muovendo gradualmente perché, oltre agli aiuti, deve pensare anche alla sostenibilità del bilancio.
Misure per mitigare il caro energia
Per contenere il caro energia il governo ha adottato misure per mitigare i prezzi e misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, nell’ambito di queste sta progettando la solarizzazione della Slovenia.
Misure per mitigare il rialzo dei prezzi dei prodotti energetici
Dal 1° settembre 2022 al 31 dicembre 2023, il governo ha fissato il prezzo massimo consentito al dettaglio dell’energia elettrica per le utenze domestiche e le piccole imprese e ha fissato i prezzi massimi consentiti al dettaglio del gas naturale per i clienti protetti. Dal 1° novembre 2022 i prezzi massimi consentiti al dettaglio del gas naturale si applicano alle utenze domestiche e condominiali, ai servizi sociali di base, agli asili, alle scuole elementari, ai poliambulatori e alle piccole imprese, nonché alle utenze domestiche del teleriscaldamento.
Il governo ha fissato a 98,70 EUR/MWh la tariffa massima per la parte variabile del prezzo del teleriscaldamento per i nuclei familiari che è valida dal 1° gennaio al 30 aprile 2023.
Il Governo ha fissato a 0,079 euro/kWh il prezzo massimo consentito del gas naturale fornito dal 1° gennaio al 31 agosto 2023 per la produzione di calore nei sistemi di teleriscaldamento di asili, scuole elementari, servizi sociali di base e presidi sanitari.
Limitando il profitto dei grossisti di prodotti petroliferi, il governo ha limitato i prezzi del petrolio e dei prodotti petroliferi al di fuori della rete autostradale e dell’olio combustibile. Il governo ha mantenuto le accise più basse sull’energia elettricità e sul gas naturale. Per il periodo dal 1° settembre 2022 al 31 maggio 2023, il governo ha ridotto l’aliquota IVA al 9,5% per l’energia elettrica, il gas naturale, il teleriscaldamento e la legna da ardere. Dal 1° settembre si applica un contributo ridotto all’erogazione del sostegno nella produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e nella cogenerazione ad alto rendimento (contributo FER + CHP).
Il Governo ha deciso le modalità di pagamento del sussidio per l’acquisto di pellet di legno. Il Centro di assistenza consentirà alle persone fisiche che dispongono di un impianto di riscaldamento a pellet di legno, e che hanno acquistato pellet di legno per il riscaldamento della propria abitazione tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2022, di presentare le domande per ottenere il sussidio tramite un’applicazione online.
Aiuto all’economia nel 2022
Lo Stato ha aiutato le piccole, medie e grandi imprese per il periodo dal 1° giugno al 31 dicembre 2022 cofinanziando i costi dell’energia elettrica e del gas naturale superiori al doppio del rialzo dei prezzi. L’importo dell’aiuto è dipeso dalla mutata posizione dell’impresa rispetto ai prezzi nel 2021 e nel 2022. Le piccole e medie imprese avevano diritto ad aiuti fino al 50% dei costi ammissibili e le grandi imprese fino al 30% dei costi ammissibili. Le imprese energivore, invece, avrebbero potuto richiedere rimborsi fino al 70% dei costi ammissibili, con un importo massimo di aiuto pari a 2.000.000 di euro, previa dimostrazione di una perdita economica. Per le piccole e medie imprese colpite dalla crisi, il governo ha inoltre stanziato 6 milioni di euro per prestiti di liquidità agevolati. Il valore complessivo stimato delle misure a sostegno dell’economia è di 86 milioni di euro. Il Fondo sloveno per le imprese (Slovenski podjetniški sklad) ha annunciato un pacchetto di crediti di liquidità messi a disposizione per la crisi pari a un importo di 32 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese in difficoltà a causa delle conseguenze dell’epidemia di Covid-19 o delle situazioni di crisi nel campo dell’approvvigionamento energetico. Le aziende possono richiedere fino a 100.000 euro.
Il governo ha istituito un meccanismo per fissare il prezzo dell’energia elettrica per le grandi utenze industriali che non rientrano tra i beneficiari del prezzo massimo consentito al dettaglio. Il meccanismo si applica ai contratti di acquisto di energia elettrica per il 2023, vale a dire fino al 31 dicembre 2022.
Il governo ha adottato un disegno di legge che definisce tra l’altro le misure urgenti per ridurre la dipendenza dalle importazioni nell’approvvigionamento energetico, il controllo dei prezzi dell’energia e dei prodotti energetici, per limitare gli extra profitti dei produttori di energia elettrica e semplificare gli aiuti ai nuovi investimenti nelle fonti rinnovabili di energia.
Aiuto all’economia nel 2023
Per il 2023 il governo ha stanziato un miliardo di euro di aiuti all’economia a causa degli alti prezzi dell’energia. Sovvenzionerà alle aziende il pagamento dei prezzi elevati dell’energia nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, lo schema però deve essere ancora approvato dalla Commissione europea.
I beneficiari potranno scegliere tra cinque tipi di aiuti. Nel caso di un aiuto di base, riceveranno un rimborso del 50 per cento dei costi ammissibili, ovvero fino a 2 milioni di euro di aiuti complessivi. Gli aiuti all’agricoltura saranno inferiori, e precisamente fino a 250.000 euro e per la pesca fino a 300.000 euro. L’importo dell’aiuto di base speciale può comprendere il 50 per cento dei costi ammissibili e fino a un massimo di 4 milioni di euro di aiuti complessivi.
Gli importi dell’aiuto speciale sono invece differenti, e precisamente:
- per un rendimento economico ridotto: il 40 per cento dei costi ammissibili e fino a un massimo di 100 milioni di euro,
- per le imprese energivore: il 65 per cento dei costi ammissibili e fino a un massimo di 50 milioni di euro,
- nei settori speciali: l’80 per cento dei costi ammissibili e fino a 150 milioni di euro.
Se nel 2023 il beneficiario ha un prezzo per unità di energia elettrica inferiore a 150 euro o a 79 euro per il gas naturale, allora non ha diritto a un tipo speciale di aiuto.
Per ottenere assistenza, il beneficiario compila una domanda digitale nell’applicazione dell’agenzia SPIRIT Slovenia, il che rappresenta una semplificazione sostanziale della procedura rispetto al 2022.
Fissati i prezzi massimi dei prodotti energetici
Il governo ha fissato per il 2023 i prezzi massimi al dettaglio del gas naturale e dell’energia elettrica per le istituzioni pubbliche, gli enti pubblici economici, le agenzie pubbliche, i fondi pubblici, i comuni, i fornitori di programmi educativi validi pubblicamente e per i fornitori di servizi di assistenza sociale, di programmi di assistenza sociale e di programmi a sostegno della famiglia.
Per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il governo ha fissato i prezzi massimi dell’energia elettrica al dettaglio per le micro, piccole e medie imprese che sono gli utenti finali.
Cofinanziamento di misure per preservare i posti di lavoro
Il governo propone anche due misure per preservare i posti di lavoro, che consentiranno ai datori di lavoro idonei di ridurre l’orario di lavoro o di inviare i lavoratori in cassa integrazione.
Misure per migliorare la liquidità delle aziende
Il disegno di legge del governo prevede prestiti agevolati per migliorare la liquidità delle imprese. Il Fondo sloveno per le imprese e il Fondo sloveno per lo sviluppo regionale stanzieranno 30 milioni di euro nel 2023 per prestiti agevolati e 20 milioni di euro nel 2024.
Anche la banca SID offrirà prestiti agevolati, e cioè per un importo di 150 milioni di euro, che saranno utilizzati sia per gli investimenti che per il capitale circolante. La banca SID stanzierà circa 50 milioni di euro per finanziare l’economia nelle attività degli autotrasportatori durante la crisi energetica.
Il governo ha inoltre consentito un trattamento fiscale più favorevole dei rimborsi per le spese di trasferta.
Misure per la sicurezza dell’approvvigionamento
Il governo ha adottato una base giuridica per l’adozione di misure temporanee in caso di aumento del rischio nella fornitura di energia (in caso di perturbazioni nella fornitura di energia elettrica e gas, può dichiarare un livello di rischio inferiore o superiore) e misure per un approvvigionamento energetico affidabile. La legge disciplina lo stoccaggio del gas, il rilascio delle riserve obbligatorie di petrolio e derivati del petrolio, nonché le deroghe al raggiungimento degli indicatori di efficienza del sistema di teleriscaldamento.
Misure adottate per ridurre la dipendenza dalle importazioni:
- promozione dell’autoapprovvigionamento,
- il governo può limitare l’illuminazione e il riscaldamento negli edifici pubblici e negli edifici in cui si trattiene il pubblico,
- i consumatori di gas naturale hanno il diritto di non allacciarsi alla rete di distribuzione del gas naturale se intendono utilizzare fonti energetiche rinnovabili per il riscaldamento,
- vengono premiati i clienti che decidono di ridurre volontariamente del 15% i consumi di gas ed energia elettrica.
Il governo ha assicurato la fornitura obbligatoria e alternativa di gas ai clienti protetti (nuclei familiari, asili e scuole, ospedali, convitti e dormitori per studenti, case di riposo, carceri, ecc.) che rimarrebbero improvvisamente senza un fornitore né un’offerta per un nuovo fornitore.
Al fine di garantire una fornitura ininterrotta di gas, il governo ha adottato una legge di garanzia per gli obblighi delle società GEN energija, HSE e Geoplin, che mira a garantirne la liquidità.
Gestione parsimoniosa dei prodotti energetici
A causa del rischio di ulteriori interruzioni della fornitura di gas dalla Russia, il Consiglio dell’UE ha adottato un regolamento recante misure coordinate per ridurre i consumi di gas del 15% nel periodo dal 1° agosto 2022 al 31 marzo 2023 rispetto al consumo degli ultimi cinque anni. L’Agenzia per l’energia invita i consumatori a utilizzare l’energia in modo più razionale e a trovare soluzioni per sostituire il gas con altre fonti energetiche.
A tal fine, si sta preparando un piano d’azione che prevede diversi scenari, su come si potrebbe abbandonare l’uso del gas naturale di origine russa entro il 2025.
Affinché le autorità statali diano l’esempio, il governo ha impegnato l’amministrazione statale in senso stretto a un uso parsimonioso dell’energia: i locali non vengono raffreddati a meno di 25 °C e durante la stagione di riscaldamento non vengono riscaldati a più di 20 °C.
Promozione della transizione verde
L’obiettivo del governo è che entro il 2030 tutti i nuclei familiari in Slovenia siano completamente indipendenti dai combustibili fossili per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica e abbiano una propria fonte di energia a lungo termine. Il governo sta pianificando un processo di solarizzazione, ovvero l’accelerazione della costruzione di centrali solari in Slovenia. Sta preparando le misure che consentiranno a un terzo delle famiglie slovene di accedere alle centrali solari comunitarie.
Misure per mitigare l’aumento dei prezzi alimentari e per garantire la sicurezza alimentare
La Slovenia, in quanto membro dell’Unione Europea, partecipa all’adozione di misure per ridurre il carovita e contribuire alla sicurezza alimentare a livello europeo. Oltre ad attuare le misure europee, adotta anche misure nazionali aggiuntive che sono conformi agli accordi e alle regole a livello europeo. Queste regole consentono agli Stati membri dell’Unione Europea, a livello nazionale:
- di ridurre le aliquote IVA
- di incoraggiare i rivenditori al dettaglio nel mantenere bassi i prezzi
- di utilizzare i fondi stanziati dall’UE per aiutare i più vulnerabili
Prezzo calmierato dei prodotti alimentari
L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari è direttamente correlato all’aumento dei costi dei produttori dovuto al rialzo dei prezzi dei combustibili, dell’energia elettrica, delle materie prime e del materiale riproduttivo. Le misure del governo sono quindi rivolte non solo ai consumatori, ma anche agli agricoltori, alle aziende agricole e ai pescatori di professione.
Nel 2022 il governo stanzierà 22,3 milioni di euro per agricoltura e pesca (sussidi per carburanti e fertilizzanti, acquisto del materiale riproduttivo, aiuti al settore lattiero-caseario), di cui poco più di 1,7 milioni di euro proverranno da fondi europei. Nel 2023 saranno erogati 7,5 milioni di euro (di cui 5,2 milioni di euro di fondi europei). Per aiutare il settore dell’apicoltura, il governo ha adottato misure di aiuto per un importo di 1,96 milioni di euro e per aiutare gli allevamenti un importo di 4,5 milioni di euro.
Nell’ambito degli aiuti all’economia le aziende registrate per l’acquacoltura potranno ottenere anche aiuti di Stato nell’ambito del Quadro Temporaneo fino a un massimo di 72.000 euro per singola entità imprenditoriale.
Per mitigare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, oltre alle misure per l’agricoltura e la pesca, il governo ha adeguato il trattamento fiscale dei rimborsi dei pasti ai dipendenti. Il governo ha garantito agli alunni e agli studenti che il prezzo del pranzo e il costo della retta nei convitti e nelle case dello studente non aumentino nell’anno scolastico 2022/2023 rispetto al precedente anno scolastico, coprendo la differenza con il bilancio.
Per incoraggiare i rivenditori a mantenere bassi i prezzi, il governo ha fissato un paniere di prezzi per i gruppi alimentari di base. Pubblicando i prezzi, il governo vuole informare i consumatori consentendo loro di monitorare e confrontare i prezzi al dettaglio presso diversi rivenditori.
Misure per i gruppi vulnerabili e le famiglie
Con l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici e alimentari, aumentano anche i disagi sociali degli abitanti. Con le misure aggiuntive si vuole evitare che l’aumento dei prezzi aggravi la situazione dei gruppi più vulnerabili.
Bonus energia
La misura ha garantito una maggiore sicurezza sociale per i gruppi socialmente più vulnerabili della popolazione. Il bonus energia è stato corrisposto ai beneficiari del sussidio sociale in denaro e del sostegno al reddito, e precisamente per un importo di 200 euro, al riguardo l’entità del bonus aumentava in base al numero di bambini nel nucleo familiare.
Il bonus energia è stato corrisposto una tantum al beneficiario. Per poter beneficiare del bonus energia, un individuo o una famiglia dovevano avere una decisione valida per il sussidio sociale in denaro o il sostegno al reddito nel periodo dal 1° agosto 2022 al 31 marzo 2023. Circa 71.000 persone e famiglie hanno ricevuto il bonus.
Con l’obiettivo di allargare la cerchia dei beneficiari del bonus, per i nuovi richiedenti non si è tenuto conto del patrimonio per stabilire se avevano diritto al sussidio sociale in denaro o al sostegno al reddito. Pertanto, i nuclei familiari hanno ricevuto il bonus anche se in qualsiasi momento tra ottobre 2022 e marzo 2023 avevano avuto diritto al sussidio sociale in denaro.
Il bonus energia di 200 euro è stato erogato anche alle categorie di persone diversamente abili a reddito più basso. Circa 13.500 persone hanno ricevuto il bonus.
Le due misure sono state stimate in circa 35 milioni di euro.
Assegno familiare per il carovita
Con il provvedimento sono state aiutate le famiglie che hanno diritto agli assegni familiari. Nei mesi di novembre e dicembre 2022 e gennaio 2023, oltre all’assegno familiare, hanno ricevuto anche un supplemento economico per ogni figlio.
Le famiglie hanno avuto diritto a un supplemento economico pari all’assegno familiare per il primo figlio a seconda della classe di reddito. La famiglia ha ricevuto l’assegno per tutti i figli della famiglia. Se la famiglia era collocata nella prima classe di reddito e aveva tre figli, ha ricevuto un assegno familiare per il carovita pari a 368,37 euro (ovvero tre volte per 122,79 euro).
Per poter beneficiare dell’assegno familiare per il carovita, la famiglia doveva avere una decisione valida per l’assegno familiare per i figli per ottobre/novembre/dicembre 2022. Non è stato necessario presentare domanda, il pagamento ai beneficiari è stato automatico.
Con il provvedimento oltre 353mila bambini hanno ricevuto i fondi aggiuntivi e il governo ha stanziato per questo 63 milioni di euro.
Definizione di povertà energetica
Il governo ha adottato un regolamento sui criteri per definire e valutare il numero di famiglie in condizioni di povertà energetica al fine di contribuire a una migliore pianificazione e attuazione della politica energetica e sociale nell’area della povertà energetica. Il regolamento stabilisce criteri più dettagliati per definire e valutare il numero di nuclei familiari in condizioni di povertà energetica. Si tratta di una minaccia reale, una quota elevata della spesa energetica in relazione al reddito disponibile o superiore alla quota media della spesa energetica, bassa efficienza energetica dei locali del nucleo familiare e condizioni di vita inadeguate.